Insieme a Medicina Democratica e a innumerevoli organismi di base diffusi su tutto il territorio nazionale promuove un Coordinamento nazionale che apra una vertenza per modificare sostanzialmente quelle pratiche sanitarie che ci hanno portato all’attuale disastro. Tutti insieme:
– vogliamo eliminare qualunque ipotesi di regionalismo differenziato e applicare ovunque i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA),
– vogliamo un sistema sanitario che finanzi chi previene le malattie e non chi è interessato solo a vendere cure (non sempre utili e opportune)
– vogliamo un sistema pubblico, universale e gratuito, come stabilito dalla legge 833 del ’78 – vogliamo abolire le leggi successive che hanno tramortito il sistema sanitario pubblico per favorire il profitto dei padroni delle cliniche e dei laboratori privati.
– vogliamo un sistema sanitario pubblico efficace ,vigilato e difeso dalla partecipazione popolare.
A livello regionale il Comitato collabora con Milano 2030 che ha raccolto 80 mila firme per chiedere al governo di “commissariare la regione Lombardia” colpevole, più delle altre regioni, di aver smantellato e privatizzato il sistema sanitario. All’ampio elenco di fatti che rendono indispensabile “commissariare la lombardia” aggiungiamo le attività apertamente illegali,antisindacali e pericolose per la salute pubblica, messe in atto dal direttore di S.Paolo e S.Carlo dt. Stocco, di concerto con l’assessore Gallera:
− Non hanno ristrutturato gli ospedali S.Carlo e S.Paolo lasciandoli in una situazione di degrado, hanno speso soldi pubblici per fare e sbandierare il progetto di un nuovo ospedale con meno posti letto che probabilmente non vedrà mai la luce. Ma il loro obbiettivo vero è un’altro: spianare la strada al megaospedale che la sanità privata sta rapidamente costruendo a Rho grazie alle loro concessioni e ai loro accreditamenti.
− Facendo intervenire la polizia hanno più volte tentato di impedire la raccolta firme contro la chiusura degli ospedali S.Carlo S.Paolo. Nonostante ciò abbiamo raccolto 7000 firme!
− Perseguitano con provvedimenti disciplinari a pioggia coloro che osano difendere la propria salute e quella dei cittadini, i propri diritti e quelli dei cittadini.
− Impediscono la diffusione di notizie relative a quello che accade all’interno delle mura degli ospedali con minacce di licenziamento.
− Con il chiaro intento di comperare silenzi e connivenze danno ad esponenti di sindacati di comodo (Cisl, Uil, Fials e Fsi) aumenti retributivi (da 4.200 a 11.000 euro l’anno) che dovrebbero essere assegnati con meccanismi ben più trasparenti.
− Allo stesso fine pilotano i concorsi in modo da far fare carriera ai sindacalisti compiacenti e alle persone che hanno idee politiche e ideologiche simili alle loro.
− Nonostante l’emergenza covid19 dovrebbe suggerire la ricerca della massima collaborazione, calpestano la legge 81/2008, ignorano le relazioni inviate dai Rappresentanti della Sicurezza dei Lavoratori (RLS), deliberano in modo unilaterale un nuovo regolamento che riduce del 60% il numero di RLS e destituiscono quelli che non gli piacciono. Trasformano i RLS in uno strumento della direzione mentre per legge dovrebbero essere rappresentanti dei lavoratori .
Non vogliono che si sappia che all’inizio della pandemia NON avevano organizzato all’interno degli ospedali percorsi differenziati e protetti per separare i pazienti affetti da coronavirus dagli altri.
Non vogliono che si sappia che i tamponi vengono effettuati a una piccolissima parte del personale ospedaliero e che non vengono effettuati periodicamente,in altre parole non vogliono che si sappia che NON utilizzano in maniera adeguata gli unici strumenti che consentono di individuare e contrastare la diffusione del virus.
Così invece di occuparsi di organizzare i necessari presidi di difesa della salute dei lavoratori da loro dipendenti ,dei lavoratori recentemente tornati al lavoro e anche di coloro che un posto di lavoro non ce l’hanno,nonchè dei cittadini che loro malgrado transitano dagli ospedali, l’impegno di Stocco e Gallera è principalmente volto a fare battaglie ideologiche e antisindacali,a diffondere paura tra i lavoratori creando un ambiente nel quale risulta difficile vivere,immaginate quanto sia diventato difficile lavorare.
Con tutta la amarezza possibile, in difesa degli ospedali che Stocco e Gallera vogliono chiudere.
Il Comitato vive dell’attività volontaria e gratuita di semplici cittadini. Le firme che 8000 cittadini hanno apposto alla petizione per la difesa degli ospedali S.Paolo e S.Carlo (che consegneremo alla Regione Lombardia non appena si potrà ricominciare a “vivere”) NON sono sufficienti. Stiamo preparando,insieme ad altre organizzazioni, un esposto documentato relativo all’uso illegale della attività intramoenia,ma NON crediamo che la attività della magistratura possa essere sufficiente per modificare sostanzialmente il sistema sanitario lombardo,come dimostrano le pur importanti sentenze che hanno condannato Formigoni(6 anni),Daccò (9 anni), Simone (8 anni). Passerino (7 anni), C. Farina (3 anni), P. Navone (3 anni), M. P.Canegrati (12 anni ), L. Drago (6 anni), C. L. Romano (6 anni), P. P. Brega Massone (15 anni ), G. P. Longostrevi (suicida per evitare la condanna) ,Don Verzé (1 anno e 4 mesi), De Lorenzo(5 anni e 4 mesi ), Poggiolini (7 anni) ,Pierr di Maria (4 anni) ecc.
Se vogliamo ottenere qualche miglioramento è necessaria la partecipazione attiva di tutti!
Per aderire,collaborare,contribuire,inviare una mail a tutelasanitapubblicalombardia@gmail.com
Pagina FB: gruppo comitato difesa sanità pubblica milano città metropolitana sud ovest
Per leggere e firmare la petizione contro la chiusura degli ospedali https://www.change.org/o/3017578