G8 di Genova: oggi è giusto ricordare

Senzanome

Pubblichiamo questa riflessione di Edoardo Casati, GC Pavia.

Oggi è giusto ricordare.

Oggi è giusto ricordare che, come disse Montalbano – personaggio nato dalla penna di Camilleri – “A fare irruzione in quella scuola, la Diaz, a fabbricare delle prove false non è stato qualche agente violento o ignorante ma, c’erano questori, vice-questori, capi della mobile e compagnia bella.”.

Oggi è giusto ricordare che quei quatto giorni, dal 19 al 22 luglio 2001, furono definiti da AMNESTY INTERNATIONAL, tra le principali organizzazioni per la tutela dei diritti umani nel mondo, come “La più grande sospensione della democrazia e dei diritti umani dalla seconda guerra mondiale.”.

Oggi è giusto ricordare che dopo quel massacro, perché di massacro si parla, ancora oggi non vengono posti i numeri identificativi sulle divise dei poliziotti.

Oggi è giusto ricordare che a soli 23 anni Carlo Giuliani è stato ucciso dallo Stato.

Oggi è giusto ricordare che in quella caserma, a Bolzaneto, veniva fatta una cosa che a nominarla ci pare molto lontana, una cosa che a vederla ci indigna e ci fa arrabbiare, mentre stiamo comodi sul divano di casa, quasi una pratica che ha il sapore di medioevo, di antichità, un qualcosa che oggi fanno solo gli stati dittatoriali: la tortura.

Oggi è giusto ricordare che dove abbiamo visto e ancora vediamo uomini convinti di contare nel mercato globale, dimenticandosi dei diritti dei lavoratori, gli altri hanno visto solo e soltanto un estintore.

 

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