di Eridan
Pochi giorni fa l’appello alla cittadinanza affinché venisse fatto un corteo nel quarantennale della strage di Bologna, il 2 agosto 1980. Oggi il comunicato di Rifondazione Comunista e dei/delle Giovani Comunisti/e di Bologna e dell’Emilia Romagna per la commemorazione delle vittime della strage di Bologna, la quale partirà da piazza Maggiore alle ore 8:30 per andare verso la stazione.
Oggi, all’alba di un nuovo processo sulla strage che vede stavolta sul banco degli imputati la P2 e le sue trame autoritariste, Rifondazione Comunista insieme ad altre realtà ritiene necessario mantenere viva la memoria. Di seguito il comunicato di PRC e GC Emilia Romagna:
“Come sapete domenica 2 agosto non si terrà il tradizionale corteo che ogni anno le istituzioni promuovono da piazza Maggiore a piazza Medaglie d’oro in occasione della commemorazione della strage fascista alla stazione di Bologna.
Noi crediamo che sia una scelta sbagliata e che nel rispetto delle norme anti Covid-19 sia importante esserci e rendere omaggio come partito alle vittime delle strage fascista.
Il ritrovo per i compagni e le compagne di Rifondazione Comunista è per domenica 2 agosto in piazza Maggiore presso la fontana del Nettuno alle ore 8:30 con le bandiere del partito. A seguire ci incammineremo verso la stazione.”
PRC e GC Emilia-Romagna”
Ed il comunicato dei Segretari regionale e federale di Bologna:
“Crediamo che la rinuncia delle istituzioni allo svolgimento del tradizionale corteo che in modo silenzioso e commosso da sempre attraversa le vie di Bologna per concludere la cerimonia commemorativa davanti alla stazione sia una scelta sbagliata. E riteniamo che nel rispetto delle norme anti covid si dovevano creare le condizioni perché la commemorazione e il corteo si svolgesse in scurezza.
Ed è inaccettabile e oltraggioso nei confronti delle vittime e della città di Bologna che lo stesso giorno sia stata autorizzata una manifestazione di estremisti di destra che con la complicità di Lega e Fratelli d’Italia vorrebbero riscrivere la storia e negare la matrice fascista dell’attentato. Matrice già accertata dai tribunali e che sta emergendo con sempre più nettezza dal lavoro di magistrati che sostengono che a finanziare l’attentato eseguito dai neofascisti del Nar furono gli affiliati alla Loggia massonica P2, con l’aggravante che funzionari e agenti dei servizi segreti italiani ebbero un ruolo determinante nel depistare le indagini.
Bologna non si piegò allora davanti ad un vile attentato fascista, seppe rispondere, si rialzò ed è in grado anche oggi di manifestare in sicurezza per non lasciare soli i famigliari delle vittime e mantenere il ricordo. Invitiamo tutti a scendere in piazza per omaggiare le vittime e sostenere i familiari nella ricerca della verità.
Stefano Lugli, segretario regionale Rifondazione Comunista Emilia-Romagna
Stefano Grondona, segretario federazione di Bologna di Rifondazione Comunista”