Razzismo a Rimini, l’ANPI: “Siano perseguiti i gestori della pizzeria”

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di Redazione

«Dopo aver preso le nostre ordinazioni il cameriere, che avrà avuto tra i 45 e i 55 anni, si gira verso il quadro di Mussolini e dice testuali parole “Scusa, Benito”», così la protagonista dell’episodio, la imolese Adjisam Mbengue che insieme alla famiglia si era recata nella pizzeria “La tana marina di Rimini” per festeggiare e si è invece trovata protagonista di un grave episodio di xenofobia.

Dopo la denuncia dell’episodio è anche arrivata la risposta dei gestori della pizzeria, i quali hanno dichiarato “Qui accogliamo anche i cani”, non migliorando di molto la loro posizione.

Riceviamo oggi infine, il comunicato dell’ANPI di Imola sulla vicenda:

“L’ANPI Imola condanna il gravissimo episodio avvenuto domenica scorsa, presso la pizzeria “La tana Marina” di Rimini, quando il personale della pizzeria stessa, dopo aver preso le ordinazioni di due famiglie di italiani e di imolesi (una quindicina di persone), ha chiesto scusa, facendo anche il saluto romano, ad una immagine di Benito Mussolini effigiato in un quadro all’interno del locale. Le scuse plateali (“Benito scusa”) erano per aver dovuto ervire persone di pelle nera.

Riteniamo che l’inqualificabile episodio debba essere duramente perseguito, anche a seguito dell’esposto/denuncia presentato ai Carabinieri, sia a livello personale per il becero razzismo dimostrato dal cameriere/gerente della pizzeria, sia a livello della proprietà e della gerenza per l’esposizione dell’immagine di Mussolini in un luogo frequentato dal pubblico, il che configura il reato di apologia del fascismo condannato dalla Costituzione e dalle leggi italiane.

Alla imolese Adjisam Mbenque e ai suoi famigliari la solidarietà dei partigiani e degli antifascisti imolesi.”

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