Gli stagionali portano avanti l’economia di molte città dell’Emilia Romagna ma a quale prezzo?
Il prezzo salato della precarietà, il peso e la consapevolezza di non vedere mai i propri diritti essere rispettati. Tutti noi abbiamo avuto, per più di una volta, esperienze di contratti con solo 2 o 3 ore in regola rispetto alle reali. Esperienze di padroni che screditano il nostro operato, e ci fanno sentire come dei buoni a nulla. Il tutto condito però da turni interminabili ed assenza completa di riposo.
Questo però non porta a noi nessun guadagno, anzi, i nostri stipendi non rappresentano affatto le ore da noi lavorare, i rischi da noi corsi e lo stress lavorativo.
Fare 10 ore al giorno e 7 giorni su 7 per poi faticare a raggiungere il fine mese, rischiare la propria vita e salute a causa di mancanze fatte per “arrotondare i costi”, perdere anni della propria vita per poi a stento raggiungere la pensione e far guadagnare sempre più albergatori e ristoratori, elevando sempre più la loro situazione economica e abbassando la nostra.
No!
Non ne vale per niente la pena, è ora di chiedere maggiori controlli da parte delle istituzioni, è ora di denunciare pubblicamente chi sfrutta svelandone la vera immagine nascosta da pubblicità e marketing, è ora di iniziare a ribellarsi e far cessare la nostra omertà, è arrivato il momento del rispetto verso il nostro lavoro è il momento di farci valere.
Ti aspettiamo per un momento di riflessione e azione collettiva a Bologna, in piazza San Francesco alle ore 16 (nel caso di pioggia ci vediamo in Barricata71, via Sant’Isaia 71/a) per una assemblea di tutte/i coloro che faranno la stagione quest’anno e non vogliono piegare la testa!