di Vittorio Savini (coord. GC Milano)
Il 12 giugno si sarà nazionalmente chiamati ad esprimere un voto per il referendum sulla giustizia (per il quale l’invito è di votare No per tutti i quesiti) e in diversi comuni per il rinnovo dei consigli comunali e la candidatura dei sindaci.
Come Giovani Comunisti/e Lombardia saremo presenti nelle liste che il nostro partito sosterrà.
Scopriamo i comuni, le liste e i programmi assieme a:
Martina Morosini e Simone Antonioli (GC Cremona), candidat* consiglier* con Sinistra Unita per Crema a Crema (CR)
Massimiliano Farrell, Ilaria Falossi e Davide Domeniconi (GC Pavia), candidat* consiglier* con il Partito della Rifondazione Comunista a Mortara (PV)
Giulia Fenini (GC Lodi), candidata consigliera con Lodi Comune Solidale a Lodi
Cosa ti ha spinto a candidarti?
Morosini: “La scelta di candidarmi è stata molto combattuta, temevo di non poter dare abbastanza per una responsabilità come questa; alla fine, anche grazie all’insistenza di alcun* compagn* di lista, ho deciso di prendere questo impegno. Penso che sia un’opportunità per poter dare il mio contributo ad una società che vorrei fosse migliore per tutti quanti e un’occasione come questa va colta se davvero voglio far valere i miei ideali.”
Antonioli: “Ho accettato la candidatura in Sinistra Unita per Crema perché vivo questa città, la frequento, usufruisco dei suoi servizi e voglio dare il mio contributo a migliorarla in una direzione ecologista e solidale.”
Farrell: “Ho voluto candidarmi al consiglio comunale a Mortara perché sento l’esigenza di ridare vita e speranza alla mia città, che la Lega e le destre che si sono alternate al governo negli ultimi 25 anni hanno condotto alla totale distruzione. Il degrado urbano e il deserto culturale provocato dal malgoverno e dall’affarismo delle destre necessitano come risposta la volontà di imprimere una svolta radicale nelle scelte politiche da adottare nella nostra città. Il nostro candidato sindaco, Giuseppe Abbà, ha contribuito a plasmare, grazie alla sua ottima amministrazione, la storia di Mortara tra gli anni ’70 e gli anni ’80. Successivamente, le giunte di destra hanno completamente smantellato tutto ciò che lui aveva faticosamente costruito. Quel poco di bello che ci è rimasto oggi lo dobbiamo senz’altro a Giuseppe Abbà e alle giunte di sinistra degli anni ’70-’80. L’unico progetto serio di
opposizione alla Lega, e questo va assolutamente detto, l’abbiamo costruito noi negli ultimi cinque anni in consiglio comunale. Tutti gli altri candidati sindaci hanno fatto un’opposizione assente e dormiente.”
Falossi: “Mi sono candidata al consiglio comunale di Mortara perché ho voglia di mettermi in gioco.”
Domeniconi: “Mi hanno spinto a candidarmi l’unione che c’è tra noi compagni e la voglia di cambiare un paese ormai al guinzaglio dei padroni.”
Fenini: “Fondamentalmente i motivi sono tre: innanzi tutto penso che nella città di Lodi ci sia un forte bisogno di giovani in politica, e con la mia candidatura volevo “fare la mia parte”.
In secondo luogo ho trovato dei punti di convergenza tra le mie idee e quelle della lista, e infine penso che nel momento in cui si desidera cambiare qualcosa, è bene cercare di realizzarlo attivamente.”
Quali sono i punti che ritieni più importanti nel programma della tua lista?
Morosini: “In Sinistra Unita per Crema le nostre priorità sono quelle di aprire una strada nuova fatta di meno barriere e più solidarietà, più attenzione all’ambiente, alle fragilità delle persone e ai quartieri, oltre che ai giovani e al sociale. Tra tutti i punti, con cui mi trovo completamente allineata, credo che lo stop alla cementificazione e l’aumento delle aree verdi sia uno dei punti a cui mi sento più legata, come lo sguardo ai giovani con la promozione di attività ricreative e socio culturali, corsi di educazione sessuale in collaborazione con scuole e istituti. Penso che il motto “Curiamo Crema” significhi a lungo termine, dando spazio al futuro, con scelte che daranno i loro frutti anche nel corso del tempo.”
Antonioli: “Il nostro motto è “Curiamo Crema”, vogliamo una città più solidale con zero barriere e più attenta alla questione ambientale.
Queste sono le nostre priorità, ma è al tavolo di lavoro su cultura, istruzione, sport e giovani che ho dato il mio personale contributo nella redazione del programma.
Ciò che mi sta più a cuore di questo capitolo è l’esportazione degli eventi culturali che oggi hanno luogo solo in centro città in tutti i quartieri, maggior accessibilità agli asili per tutte le famiglie, l’aumento delle tutele e degli stipendi degli educatori e la valorizzazione dei giovani in una città sempre meno aperta alle loro esigenze.”
Farrell: “È difficile fare una classifica seguendo un ordine di importanza. Senz’altro, in quanto giovane, ritengo che nella nostra città manchino degli spazi a noi dedicati e iniziative culturali e ricreative che possano rendere attrattiva Mortara. Sono tanti gli edifici in gestione pubblica completamente abbandonati all’incuria e al degrado. Palazzo Lateranense, per esempio, potrebbe diventare secondo noi la casa di una miriade di associazioni culturali che attualmente a Mortara non trovano una sede. Sarebbe bello, inoltre, aprire sempre a Palazzo Lateranense (un tempo utilizzato come ex-scuola media) delle aule studio per studenti universitari e studenti medi. L’edificio abbandonato dell’ex pretura, secondo noi, si presterebbe molto bene ad essere utilizzato come centro ricreativo e culturale, autogestito dai giovani per i giovani. Molte ragazze e ragazzi, infatti, tra cui mi ci metto anch’io, sentono di non avere abbastanza luoghi di aggregazione e di socialità a Mortara. Un centro culturale e ricreativo permetterebbe a noi giovani di riprendere in mano il nostro futuro e gli edifici pubblici abbandonati che dovrebbero essere di tutte e di tutti. Dobbiamo favorire tutte le iniziative culturali e le associazioni che fanno cultura a Mortara, lavorando anche con le scuole per fare in modo che gli studenti approfondiscano e studino anche alcuni importanti episodi della storia locale (Battaglia di Mortara del 773, Battaglia di Mortara del 1849 e le modalità in cui si svolse qui la Resistenza antifascista) e tutti quei personaggi che nel passato ha
nno reso per un motivo o per l’altro grande la nostra città. Aggiungo, bisognerebbe rimettere a posto tutte le targhe e i monumenti dedicati ai nostri personaggi del passato che la Lega ha abbandonato nel totale disinteresse. Il Comune, inoltre, dovrebbe favorire la partecipazione democratica con la creazione di consulte popolari formate
dai cittadini, per incentivare la partecipazione alla vita pubblica in un momento in cui l’astensionismo e il disinteresse generale sembrano avere la meglio. Noi proponiamo la creazione di una consulta giovani, una consulta ambientale, una consulta delle frazioni e una consulta delle associazioni culturali.”
Falossi: “La questione sui trasporti, perché essendo io stessa pendolare so cosa vuol dire affrontare i disagi causati dal mal funzionamento dei mezzi pubblici, e la creazione di più spazi dedicati ai giovani, perché avere dei luoghi di aggregazione è fondamentale per incoraggiare la socializzazione e diminuire il disagio giovanile.”
Domeniconi: “I punti che trovo più importanti ovviamente sono il fatto della contrarietà assoluta alla guerra e all’invio di armi, e la risistemazione di una città come la mia.”
Fenini: “Sicuramente il fondamentale è nel nome della lista stessa: Lodi Comune Solidale.
Si tratta di una città che pare rancorosa quasi, poco pronta ad accogliere: l’apertura e la solidarietà sono secondo me la chiave per
ridare vita a progetti nuovi di ogni tipo partendo dal basso.”
Che messaggio ti senti di mandare ai giovani? Sia quelli impegnati in politica che, soprattutto, quelli che non lo sono e/o non ci credono.
Morosini: “Penso che se vogliamo davvero provare a cambiare lo stato attuale delle cose, sia necessario attivarsi, informarsi e mobilitarsi; Dire “Io me ne frego!” è facile, perché non provare a dire “Io mi interesso?””
Antonioli: “Non rinunciate ad interessarvi alla cosa pubblica!
Informatevi, indignatevi e date il vostro contributo a cambiare la società!
Fregarsene della politica significa aver perso in partenza.”
Farrell: “L’invito che mi sento di dare ai miei coetanei è quello di interessarsi alla vita politica cittadina e informarsi sulle alternative che hanno. Noi di Rifondazione Comunista abbiamo presentato l’unica lista al cui interno sono candidati tre giovani sotto i 21 anni. Si tratta di una svolta per la nostra città. Inoltre, siamo gli unici a voler parlare non di giovani ma CON i giovani per risolvere i problemi della nostra città tutti insieme. Io stesso sogno di poter vivere in futuro a Mortara, ma se governeranno ancora le destre (FI-LEGA) che hanno distrutto la città, oppure la destra solitaria di FDI che candida un ex-vicesindaco che poco e niente aveva fatto, o la coalizione PD-M5S che candida un ex-membro di Alleanza Nazionale, allora noi giovani a Mortara non avremo un futuro e saremo costretti tutti quanti a diventare dei cervelli in fuga. Noi di Rifondazione Comunista siamo l’unica alternativa di sinistra, progressista, che guarda ai giovani.”
Falossi: “Ai giovani impegnati in politica che il loro impegno è importante e che stanno portando un grande contributo alla comunità; ai giovani non impegnati che l’impegno politico offre un grande spunto di crescita personale, ti permette di imparare molte cose sulla società in cui viviamo, e ti permette di confrontarti in modo costruttivo con persone che la pensano come te o diversamente da te.”
Domeniconi: “Il messaggio è quello di crederci sempre, perché un cambiamento è sempre possibile, e la politica è un buon punto di inizio.”
Fenini: “Parto col dire che non esistono persone apolitiche: ogni decisione di stampo sociale (che quindi coinvolge altri esseri umani) è di fatto politica.
Essendo ciò che è più vicino a noi, è bene quindi cercare di immergersi in questa, o di osservarla.
Penso che ci sia distanza rispetto la politica da parte dei giovani per due motivi:
- a) è considerata sporca, corrotta, marcia;
- b) è difficile, poco chiara e complessa.
Dunque, per quanto possa essere dipinta in modo dignitoso la politica avrà vita sin quando esisterà l’uomo. Quindi tanto vale cercare di ripulirla, no?
Sembra difficile, ma pensate a cosa succederebbe se tutti con buoni propositi riuscissimo in questo.
Poi: sicuramente è poco chiara. Non esiste un “manuale” che spieghi come funzionano partiti, un partito/personaggio più cambiare idea, le notizie vengono spiegate in mille modi diversi… Ma la cosa bella è che la base della politica è il discorso. Il conflitto “intellettuale” diciamo: un costante scambio di idee.”
Quale pensi possa essere il tuo contributo alla comunità locale?
Morosini: “Credo che il mio contributo, per quanto piccolo, possa essere quello di portare uno sguardo diverso all’interno di una realtà nella quale sto vivendo ormai da un po’ di anni; Portare avanti le battaglie di sempre in modo più incisivo, dall’interno di un’istituzione, provando a dare voce a chi spesso una non voce in capitolo non
l’ha mai.”
Antonioli: “Se sarò eletto potrò portare in consiglio comunale le battaglie per cui mi sono speso finora e solleciterò chiunque amministrerà Crema a muoversi in tale direzione in tutti i modi possibili.”
Farrell: “Io spero di riuscire a portare al voto tanti miei coetanei che altrimenti non andrebbero a votare, e confido di riuscire a dare una speranza e un segnale alla nostra città. La speranza è quella rappresentata da noi giovani che scendiamo in politica e ci
diamo da fare per migliorare le condizioni sociali di tutte e di tutti, e il segnale è che il vento sta cambiando e non soffia più a destra.”
Falossi: “Penso che il contributo di una mente giovane possa portare al rinnovamento su molti campi.”
Domeniconi: “Il mio contributo alla comunità locale penso sia quello di poter dare speranza alle persone che per via del governo e della politica comunale hanno perso ogni tipo di speranza e di interesse.”
Fenini: “Trovo due punti di forza: innanzi tutto (per quanto non sia merito mio) la gioventù. A Lodi servono giovani, persone giovani che pensino come i giovani.
Il secondo è diciamo l’amore per la cultura.
Tantissime sono le persone che lamentano la scarsa presenza di iniziative a Lodi, e credo che iniziare a costruire una comunità su quello sia fondamentale.”