Sabato 29 il Ministro del Lavoro Luigi di Maio avrebbe dovuto presenziare ad un incontro a Bologna con gli attivisti locali del Movimento 5 Stelle. Noi, come riders, avevamo prontamente deciso di convocare un presidio di contestazione in Piazza della Costituzione, sotto al Palazzo in cui si sarebbe tenuto l’evento: troppe le promesse non mantenute, troppe le leggi ritirate e gli emendamenti spariti, troppi i rinvii, troppi gli annunci.
Dopo più di un anno e tante roboanti dichiarazioni, la nostra condizione rimane infatti schiacciata nella morsa infernale della precarietà e del cottimo, gli infortuni costanti rivelano la pericolosità di un lavoro che continua a non essere assicurato con l’INAIL, l’abbassamento delle paghe e la competizione al ribasso sui nostri diritti continua a imperversare.
Avremmo chiesto conto a Di Maio di tutto questo, se solo l’evento non fosse stato annullato. Di Maio ha dunque paura delle contestazioni, di essere inchiodato alle sue responsabilità, di sentirsi ricordare che la generazione precaria continua a pedalare abbandonata, senza santi in paradiso, in parlamento o nel consiglio dei ministri.
La lotta, tuttavia, non si ferma. La generazione precaria ha dimostrato di sapere autorganizzarsi e mobilitarsi con forza ed efficacia, raggiungendo anche importanti risultati come dimostrano i miglioramenti avvenuti dentro Sgnam/MyMenù.
Venerdì 28 confermiamo la nostra partecipazione alla giornata di mobilitazione nazionale e rilanciamo lo sciopero contro Glovo: da Bologna a Milano, da Torino a Catania, costruiremo una forte risposta unitaria contro il cottimo e il peggioramento delle condizioni di lavoro. Protesteremo contro le multinazionali del food-delivery ma anche contro il governo che sabato non si paleserà ma che deve prendersi le sue responsabilità per avere scherzato con il fuoco.
Noi non ci fermeremo fino a quando non avremo ottenuto tutto ciò che ci spetta.
Avanti riders, non per noi ma per tutt*!
Riders Union Bologna