A Crema il contributo dei medici cubani alla lotta al Covid-19

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di Redazione

La lotta al Coronavirus è stata una occasione per testimoniare la solidarietà internazionale di diversi Stati socialisti all’Italia, in primo luogo la Repubblica di Cuba, eccellenza mondiale in campo medico nonostante il blocco statunitense sull’isola comprenda anche medicinali e attrezzature. La brigata medica cubana composta da 52 medici e infermieri è giunta a Crema (CR) il 23 marzo e si è messa subito al lavoro nell’ospedale da campo allestito nella città.

Abbiamo chiesto al compagno Simone Antonioli, Coordinatore dei/delle Giovani Comunisti/e di Crema e dirigente provinciale del PRC com’è la situazione nella sua zona: “Nel cremasco siamo a 1725 casi accertati, di cui 428 a Crema. La situazione é terribile, soprattutto per quanto riguarda le case di riposo dove stanno morendo come mosche. Come Partito ci siamo opposti alla decisione della giunta di centro-sinistra di portare i malati, che non trovano posto negli ospedali, nelle case di riposo a causa della mancanza di personale, vista la situazione in tali strutture.” Antonioli prosegue affermando come i medici cubani siano stati ben accolti e la Federazione locale del PRC abbia ringraziato pubblicamente la delegazione per il suo contributo alla grave crisi che tutta la Lombardia sta vivendo.

Un aiuto, quello di Cuba, che è stato celebrato anche dal Coordinamento nazionale GC con questa lettera all’equipe medica cubana:

Carissimi compagni,

Come Giovani Comunisti/e vogliamo rivolgervi il nostro saluto e il nostro ringraziamento per il lavoro che state portando avanti in una situazione tanto drammatica. La vicinanza che il popolo cubano ha voluto esprimere al popolo italiano ci lascia senza parole ma allo stesso tempo ci spinge a credere che la costruzione di una società diversa, più giusta, più libera, più umana, sia possibile.

Il comandante Ernesto ‘Che’ Guevara in una delle sue lettere memorabili ebbe a dire “Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo, è la qualità più bella di un rivoluzionario”. Sebbene si tratti di un’emergenza mossa da un’epidemia siamo ben consapevoli di come gli stessi valori universali di solidarietà e fratellanza vi muovano nelle vostre attività laddove c’è sofferenza e si levano richieste di aiuto. D’altra parte le vostre attività ricalcano lo spirito rivoluzionario, internazionalista e umanistico del Che, una delle figure a cui la nostra organizzazione è più legata.

Eppure questa situazione di emergenza quelle ingiustizie di cui parlava Guevara le rende ancora più evidenti nelle mancanze del nostro sistema sanitario massacrato dall’austerità, nelle difficoltà quotidiane di quei milioni di lavoratori che nonostante il rischio di contagio sono costretti a recarsi a lavorare, nella sofferenza di quelle famiglie in difficoltà economiche. Ingiustizie come il bloqueo che assedia Cuba da quasi sessant’anni che le impedisce di vivere e dispiegare a pieno le proprie energie.

Nonostante questa situazione, il vostro esempio è una luce nel buio che anni di neoliberismo hanno gettato nella nostra società facendo prevalere l’egoismo, l’individualismo e la competizione sfrenata. La vostra solidarietà incarna lo spirito indomito di Cuba e la sua capacità di resistere fiera alle aggressioni dell’imperialismo nel corso della sua storia rivoluzionaria. La vostra solidarietà non è solo un esempio ma anche il cemento su cui fonderemo la società futura che vogliamo costruire.

Cari compagni, il nostro ringraziamento può sembrare poco rispetto alla missione che vi ha portato in Italia. Tuttavia speriamo che attraverso le nostre parole abbiate potuto sentire tutta la vicinanza e il supporto che la gioventù italiana vi offre e la completa ammirazione per il vostro lavoro. “Medici e non bombe” sottolineava Fidel Castro in un discorso di qualche anno fa. Noi siamo convinti che questa sia la chiave per costruire un mondo più giusto e uguale, l’unico mondo possibile.

Hasta la victoria siempre!

Possiamo fare qualcosa per ringraziare ulteriormente i medici cubani? L’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba sta raccogliendo fondi per aiutare la Repubblica di Cuba in questo difficile momento, come già detto Cuba ha ottimi medici ma a causa dell’embargo è carente di attrezzature e medicinali, per aiutare la ricerca cubana l’Associazione ha messo a disposizione queste coordinate bancarie per aiutare i medici cubani.

I versamenti devono indicare la causale “EROGAZIONE LIBERALE PER IPK – COVID19” e si possono effettuare con bonifico su:
-c/c postale 37185592 intestato a Ass. Naz. Amicizia ItaliaCuba – IBAN IT59 R076 0101 6000 0003 7185 592 
– oppure  c/c bancario 11096138 – Banca Etica, Milano intestato a Ass. Naz. Amicizia ItaliaCuba – IBAN IT09 A050 1801 6000 0001109 6138
I contributi versati con queste modalità sono detraibili ai fini fiscali in base alle norme vigenti.

 

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